Sucampo e Takeda sono in guerra da tempo, ma la conclusione potrebbe essere vicina. Il motivo del contenzioso riguarda le vendite di Amitiza, che a detta di Sucampo che percepisce royalties pari al 18% del fatturato, non sono state adeguatamente promosse da Takeda.  In parole povere, secondo Sucampo, Takeda non si sarebbe impegnata molto nel vendere, causando un danno che adesso sperano venga loro riconosciuto in tribunale, assieme al diritto di riprendersi la totale proprietà del farmaco. La data, che potete vedere inclusa nel calendario, è il 31 maggio

Vediamo di che si tratta…

 

Sucampo Pharmaceuticals, Inc. (NASDAQ: SCMP) announced today that it has been notified by the International Court of Arbitration, International Chamber of Commerce (ICC), that the anticipated date of the arbitration decision in its demand for arbitration under the applicable provisions of the Collaboration and License Agreement with Takeda Pharmaceuticals Company Limited, or Takeda, has been extended from April 30, 2012 to May 31, 2012. Sucampo does not know how long thereafter the proceedings will conclude.

 

Ok, come detto la questione in se è abbastanza semplice, tanto quanto invece risulta difficile anche solo provare ad azzardare una previsione sul come si esprimerà il tribunale.

Approvato nel lontano 2006 per stipsi cronica idiopatica (SCI) e nel 2008 per la sindrome dell’intestino irritabile con stitichezza, il farmaco di Sucampo vende per circa 200 milioni di dollari, contro stime fatte a suo tempo che prevedevano un mercato di 800 milioni di banconote verdi nel 2012. Il fatturato negli ultimi anni è fermo, nonostante non ci sia un vero e proprio concorrente, se non a cercarlo fra i vari e generici lassativi.

Decisione importante e tempistica perfetta per Sucampo.

La decisione del tribunale potrebbe essere un punto di svolta non indifferente, generato con tempismo perfetto. Come detto prima, Amitiza non ha un vero e proprio concorrente, ma rischia di vederne spuntare uno a breve: linaclotide di Ironwood ha un appuntamento con FDA a settembre.

Avere un responso positivo dalla giustizia significherebbe riguadagnare i diritti per la commercializzazione del farmaco in USA e con un rimborso allestire una forza vendite adeguata alla missione. Considerando che altre due possibili approvazioni sono alle porte ad agosto in Giappone, con partner Abbott, ed in Europa nel terzo trimestre o più facilmente fine anno, avere cassa da investire può essere decisivo.

Nei piani di Sucampo poi per metà anno c’è anche la presentazione di una richiesta di approvazione supplementare (sNDA, cercano di allargare le indicazioni possibili per il farmaco) per Amitiza nel  trattamento della disfunzione intestinale da oppioidi. Sucampo farà anche richiesta di priority, il che significa che per inizio 2013 potrà aggiungere anche questa indicazione al bacino di potenziali fruitori del farmaco, se FDA darà il via libera.

Rischi & ricompense.

Molto dipende dall’arbitrato. Se Sucampo non otterrà ne rimborso per i presunti danni subiti, ne il controllo del farmaco, serviranno soldi freschi per finanziare la vendita in Europa del farmaco, previa approvazione di EMA.

Ad aggiungere benzina sul proverbiale fuoco, Ironwood a settembre potrebbe ricevere un’approvazione importante, che creerebbe molta competizione in un mercato che già di suo soffre della presenza di economici (anche se meno efficaci globalmente) lassativi.

Sucampo pensa, probabilmente a ragione, di poter ottenere maggiori risultati nella vendita del farmaco rispetto a Takeda e di poter ottenere royalties dal Giappone subito dopo lo sbarco sul mercato del farmaco di Ironwood. Le potenzialità sono elevate e potrebbero ancora crescere con l’accettazione della sNDA.

I rapporti con Takeda poi, ovviamente, sono andati a sud… 

Ci risentiamo più avanti per parlare del farmaco.