Il blackout di fine maggio non ha ancora un colpevole, ne (probabilmente) lo avrà mai in concreto, ossia con un nome ed un cognome. Ad oggi non posso escludere che l’evento si riproponga in futuro, e questo è il motivo per cui vi scrivo oggi. Sono stato piuttosto indeciso sul fatto di parlare di questo argomento quindi lo faccio in modo salomonico, che poi è un modo forbito per dire che ho intenzione di farlo senza approfondire molto l’argomento. Per chi poi avrà interesse, potrà avere delucidazioni in privato. A proposito, sono in arretrato con le risposte alle mail che mi avete inviato, per le quali vi ringrazio. Abbiate pazienza, in questi giorni recupererò il tempo perso.

 

errori sospetti fine maggio

In questa immagine potete vedere il numero elevatissimo di errori di natura sconosciuta (510 Unknow) riportati negli ultimi giorni di maggio. Oltre 6000 solo il giorno 24.

Quello che è successo, in soldoni, è che negli ultimi giorni di maggio un numero esorbitante di richieste ha saturato le capacità del sito ed ha costretto il server ad abbassare la saracinesca sul mio blog, come meccanismo di difesa. Migliaia di accessi proveniente di Stati Uniti e Cina, uniti ad una sola rivendicazione che reputo però poco credibile. Se l’argomento interessa, se siete affascinati (come me del resto), da Anonymus e dal mondo dagli hackers, tenendo presente che quanto accaduto a me non è opera loro ma di criminali, date uno sguardo a questo link ed al filmato, tanto per cominciare.

 

Come vi dicevo, non posso escludere che capiti nuovamente qualcosa di simile; nonostante qualche contromisura sia stata presa, la lotta è palesemente impari. Nel caso si presentasse nuovamente un black-out simile, tutti gli articoli e le operazioni del portafoglio virtuale verranno comunicate via mail, il che significa che arriveranno solo agli iscritti alla newsletter (potete iscrivervi gratuitamente qui). Altra possibilità sarà la divulgazione attraverso Twitter, al momento ancora in fase di valutazione.

 

A proposito di portafoglio virtuale. Lasciate che indossi il cappello di carta stagnola per qualche riga. Non ho (ovviamente) le prove di quanto vado ad affermare ma ritengo non sia un caso che il server abbia oscurato Cerealkiler.it, che i 10 giga di banda mensile si siano prosciugati in un amen, che tutto questo si sia verificato mentre si discuteva di investimenti reali e portafoglio virtuale.

 

Stavo appunto disquisendo con Metotrexato di questo argomento quando la saracinesca si è abbassata. Non credo di aver perso nulla in termini di dati e messaggi, ma nel caso in cui questo non sia vero, faccio una piccola precisazione. Il problema sollevato in modo intelligente da Metotrexato è comprensibile ed in parte ho già risposto. Il fatto che i lettori pensino che il portafoglio virtuale altro non sia che una mera Watchlist potrebbe ingannare chi frequenta questo sito?

 

Io non credo, ed il motivo è semplice. Non ho alcun interesse ad avere più lettori. In nessuna delle mie pagine trovate pubblicità e non ho nessuno sponsor o editore che mi paghi un “tot” a lettore o a pagine visualizzate. Se avessi puntato a più visite avrei continuato a far pubblicare i miei articoli si TradingNoStop o su FinanzaNoStop nel circuito di Brown editore. Avrei guadagnato anche due soldi. Sono stato più volte contattato da altre persone che mi hanno fatto offerte in tal senso, senza però trovare un progetto che mi sembrasse adeguato, un contenitore giusto per questo tipo di blog.

 

Ho scelto di continuare a fare blogging per conto mio, in modo da rispondere solo a me stesso, quindi capirete bene che non ho intenzione di millantare nulla, non ne avrei alcun ritorno.

 

Non voglio nemmeno essere meschino con voi, facendovi credere che il blog sia nato con lo scopo di aiutare gli investitori. Quella è una graditissima conseguenza, nel caso in cui si dimostri vero. Il blog nasce per aiutare me ad essere un investitore migliore, uno dei metri di giudizio che uso è il portafoglio virtuale, perché le operazioni condotte in quello spazio rappresentano ciò che farei se qualcuno mi affidasse dei soldi da investire. E non fatemi aggiungere altro.

 

Tutto quello che il blog mi fa guadagnare è legato al modo in cui investo.

 

Tolgo il cappello di carta stagnola e ricomincio a fare quello che più mi diverte, ma prima vi lascio con due citazioni. La prima è di Ice-T quando ancora non faceva il leader dei BodyCount e non il poliziotto in “Law & Order”:

 

They did Everything they could do to take us out
But like any good monster that just made us stronger

La seconda, dedicata a chi si è succhiato i miei 10 giga, è di Bill “Pronto Soccorso”, uno degli indimenticabili protagonisti di “Cosa fare a Denver quando sei morto”:

Io sono Godzilla e tu il Giappone!

Ed ora, tutti di nuovo in trincea.