Quando tutto va a rotoli, cosa c’è di meglio di un investimento in ottica binaria come quello del quale vi parlo oggi, cioè di Orexigen (OREX). Chi ricorda gli articoli sulla lotta fra Orexigen, Vivus e Arena per sconfiggere l’obesità? Al pari della lotta per il controllo del mercato dell’HCV, quello della lotta all’obesità è stato un momento eccezionale per gli scribacchini biotech come me che, dalla competizione delle varie compagnie trovava ogni giorno spunti per cavare un articolo a dispetto della pochezza degli argomenti. Bei tempi.

Oggi Orexigen capitalizza 630M$, una via di mezzo fra i 500M$ circa di Vivus (VVUS) e gli 1,4B$ di Arena (ARNA). L’evento binario è l’approvazione di Contrave, farmaco al quale FDA ha affibbiato una data prevista per il responso al giorno 10 giugno 2014. Orexigen ha cassa per 177 M$, la previsioni di spesa per l’anno in corso è stimata in una forbice fra i 75 e gli 85M$ tuttavia esiste una possibile milestone erogabile dal partner Takeda del valore di 100 M$ in caso di approvazione ed inizio commercializzazione di Contrave che, visto che ci siamo, a quanto pare ora si chiama NB32. Nome assurdo a parte è evidente è evidente che se tutto fila liscio Orexigen si troverà con una cassa di oltre 200M$ a fine 2014, se le cose vanno male si troveranno con meno della metà, ossia circa 100M$, cifra chiaramente insufficiente per tentare (e sarebbe la terza volta) il farmaco sul mercato.

Non tutto sarebbe perduto comunque, visto che ad ottobre 2013 la compagnia ha presentato domanda di commercializzazione anche in Europa. Visto le tempistiche del nostro continente, contrattempi imponderabili a parte, è lecito attendere un parere del CHMP nel giro di un anno, il che ci porta al 4Q14.

Altro possibile evento, ma senza una data precisa: i diritti per il Nord America se li è presi  Takeda, quelli per il resto del mondo sono ancora disponibili…