Buon modo di iniziare la settimana per gli azionisti di Exelixis.

Se ricordate l’ultimo mio articolo su Exelixis (EXEL) rammenterete che avevo indicato come molto probabile che i dati di CoBRIM arrivassero prima di quelli di COMET-1, il che era un elemento di notevole importanza per imbastire una strategia di investimento in quanto avevo ipotizzato che CoBRIM avrebbe avuto un esito positivo, mentre sullo studio di Cometriq nel trattamento del carcinoma prostatico aleggia il dubbio di una scarsa potenza nel disegno dello studio. La prima parte della mia profezia si è avverata, oggi Exelixis ed il partner Roche hanno annunciato quanto segue:

SOUTH SAN FRANCISCO, Calif.–(BUSINESS WIRE)–Jul. 14, 2014– Exelixis, Inc.(NASDAQ:EXEL) today announced positive top-line results from coBRIM, the phase 3 pivotal trial evaluating cobimetinib, a specific MEK inhibitor discovered by Exelixis, in combination with vemurafenib in previously untreated patients with unresectable locally advanced or metastatic melanoma harboring the BRAFV600 mutation. Exelixis’ collaborator Genentech, a member of the Roche Group, informed the company that coBRIM met its primary endpoint, delivering a statistically significant increase in progression-free survival (PFS) for the combination of cobimetinib plus vemurafenib as compared to vemurafenib alone. Adverse events were consistent with those observed in a previous study of the combination. Genentech will present these coBRIM data at an upcoming medical meeting and plans to initiate regulatory filings before year end.

“These positive top-line results from coBRIM represent an important milestone for melanoma patients and their physicians, and are the first of four anticipated phase 3 pivotal trial read-outs for Exelixis-discovered compounds in 2014,” said Michael M. Morrissey, Ph.D., president and chief executive officer of Exelixis. “Despite recent therapeutic innovations, BRAFV600 mutation-positive advanced melanoma can be difficult to treat due to the emergence of resistance. We look forward to the full presentation of the data later this year. If ultimately approved, we will execute on our collaborative U.S. co-promotion effort with Genentech and work alongside our partner to bring this important new therapeutic option to melanoma patients in need.”

In addition to the coBRIM results just announced, Exelixis anticipates delivering on the following key clinical development initiatives before the end of 2014:

  • Top-line results from pivotal phase 3 studies COMET-1 (overall survival endpoint) and COMET-2 (pain palliation endpoint) of cabozantinib in metastatic castration-resistant prostate cancer;
  • Top-line results from the overall survival analysis of EXAM, the phase 3 pivotal trial of cabozantinib in progressive, metastatic medullary thyroid cancer; and
  • Completing enrollment in METEOR, the phase 3 pivotal trial of cabozantinib in metastatic renal cell cancer.

Ora, la questione è semplice, decidere quanto si voglia rischiare da qui in poi. Come ci ricorda la PR di Exelixis, i prossimi appuntamenti saranno con i dati finali legati ala sopravvivenza della fase 3 EXAM (quella che ha garantito l’approvazione di Cometriq/cabozantinib nel trattamento del tumore alla tiroide) e con quelli degli studi registrativi COMET-1 e COMET-2. Terreno scivoloso per diversi motivi. Non c’è una timeline precisa, quindi occorre navigare a vista. Se impieghiamo i modelli che ho utilizzato finora per dare tempistiche sugli studi di Exelixis (che per Cobimetinib e CoBRIM si sono dimostrati abbastanza accurati) COMET-1 dovrebbe restituire dati relativi all’endpoint primario attorno ad ottobre. Da oggi fino ad ottobre la mina vagante potrebbe essere costituita dai dati sulla sopravvivenza di EXAM, ma si potrebbe considerare come una minaccia di entità minore perché, sebbene i dati sulla PFS non possano essere garanzia di successo in quanto endpoint surrogato non del tutto affidabile, la magnitudo dei risultati ottenuti in fase 3 suggerirebbe ottimismo.

Per conto mio, oggi voglio vedere quanto la notizia fosse già attesa (scontata, per dirla tutta). Come avevo annunciato, non è mia intenzione rischiare tutto su COMET. Oggi dimezzo la posizione, se il mercato sarà sufficientemente magnanimo da concedermi una via d’uscita onorevole, per il resto, si vedrà strada facendo. Cobimetinib è un assetto estremamente sottovalutato, motivo che da solo basterebbe per decidere di rimanere long. Magari in modo intermittente.