Prima di iniziare a discutere nel dettagli gli esiti degli studi presentati da Exelixis ed Array ad ESMO14, un breve riepilogo che ho twittato stamane. In estrema sintesi, bene tutte e due le compagnie, ma con importanti note da aggiungere accanto ai risultati. CoBRIM in particolare non sembra differenziarsi molto rispetto ai primi dati ricavati dalla combo di GSK/Novartis, sarà quindi una questione cavillosa a dirimere il contenzioso. Roche ed Exelixis sono in vantaggio nel nostro continente, avendo già presentato domanda di autorizzazione al commercio per la combo, Mekinist e Tafinlar sono in vantaggio in USA, dove l’accoppiata di Novartis è già approvata. Per conto mio, la conoscenza di Zelboraf nella comunità medica potrebbe essere un grosso vantaggio per Roche, ma si potrebbe anche arrivare ad avere standard diversi per continente, come anticipavo nell’ultimo articolo sul confronto fra le combo.

Molto interessanti i dati della fase 2 di Binimetinib nel melanoma NRAS mutato, sebbene il controllo sia un dato storico che non rappresenta certo il miglior confronto possibile. I primi dati sembrano anche suggerire un interessamento del percorso CDK4/6, vista la presenza di amplificazioni a carico di CCND1 o CCND3 riscontrate esclusivamente nei 5 pazienti con PFS peggiore, ossia sotto i 3,6 mesi. Se il dato fosse veritiero avrebbe decisamente senso accoppiare binimetinib a LEE011, come già accade in uno studio sponsorizzato da Novartis. Ovviamente questo creerebbe qualche problema ad Array, qualora i diritti di binimetinib le tornassero indietro…

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