Sto per approntare un sostanziale cambiamento al blog, quindi mi sono detto che il modo migliore di affrontare questo passaggio sia di portare avanti i discorsi lasciati in sospeso, a cominciare da quegli articoli che attendono una continuazione, i famigerati e bistrattati (da me) “parte 1” che non hanno mai avuto seguito.
Quindi in questi giorni, sotto con gli articoli “parte 2”.
Cominciamo oggi da Sunesis ($SNSS) che nei giorni scorsi ha siglato un accordo che ha riportato la quotazione del titolo a cifre alle quali non era più abituata, nonostante fosse già in rampa di lancio da qualche mese.

Se volete capire ancora meglio quello che sta dietro al trial VALOR, vi consiglio di leggere la prima parte dell’articolo datato metà gennaio, quando il titolo stava a 1,6$. Da allora è salito del 120%, grazie all’attesa dei primi dati, grazie all’ottimo momento dei titoli farmaceutici in generale, grazie all’attesa per l’ASCO e, nei giorni scorsi grazie ad un accordo che non ha precedenti…

Anche oggi comincio con un breve salto nel passato illustrato dall’andamento della quotazione nell’ultimo anno.
Il crollo verticale della quotazione che vedete in corrispondenza di giugno 2011 è relativo al sell off dopo l’ASCO e la principale motivazione è stata quella relativa alla durata della fase 3 e conseguente costo per le casse dell’azienda.

Guardate la porzione di grafico a sinistra del tonfo, quella regione è la salita generata dall’attesa della manifestazione.

Oggi siamo a poco più di un mese dal rilascio degli abstract per ASCO 2012, Sunesis è al possibile punto di svolta della sua esistenza borsistica, visto che fra non molto verrà condotta la prima analisi ad interim sulla fase 3 VALOR, che vede investigato vosaroxin in pazienti con leucemia mieloide acuta (AML).

Se non avete letto la prima parte dell’articolo probabilmente è perché già sapete che la fase 3 VALOR è disegnata in modo che dopo il verificarsi di un determinato evento (187 morti fra i pazienti arruolati) un gruppo indipendente effettuerà una analisi ad interim dalla quale poi scaturirà una di queste possibili conclusioni: il trial continuerà come previsto, il trial verrà fermato per futilità, verrà fermato per dati estremamente positivi, continuerà arruolando ulteriori pazienti.

Come già detto nel precedente articolo, la prima ipotesi è la più concreta e, dovendo scommettere, punterei la mia birretta su questa soluzione. E’ anche evidente che l’allargamento dello studio avrebbe tre conseguenze importanti; due conseguenze negative come l’aumento dei costi e lo slittamento dei tempi per avere i dati finali ed una positiva, visto che con un campione di pazienti maggiore le possibilità che anche una minima differenza in positivo rispetto al braccio di controllo sia statisticamente significativa il che, per una terapia tanto attesa, non sarebbe affatto male.

Vediamo come l’accordo dell’altro giorno si incastra con questa fase 3.

Sunesis ($SNSS) ha venduto una parte delle future royalties di vosaroxin in cambio di 25 milioni di dollari a Royalty Pharma, in un modo simile a quanto realizzato e discusso recentemente nell’articolo riguardante Nektar ($NKTR).

In linea generale l’accordo prevede che Sunesis incassi i 25 milioni che serviranno, nella migliore delle ipotesi e cioè che il trial venga fermato grazie a dati sorprendentemente buoni, a finanziare la registrazione del farmaco e la successiva commercializzazione.

Nel caso il trial dovesse invece continuare invariato, i soldi serviranno per coprire le spese legate ad un arruolamento maggiore con annessi e connessi.

Così come il futuro della compagnia a breve e medio periodo, anche l’accordo ruota attorno all’analisi ad interim della fase 3, che attendiamo per il terzo trimestre di quest’anno, in piena estate.

Nel poco probabile caso in cui il trial venga fermato grazie agli ottimi risultati si passerebbe subito ad una richiesta di approvazione e scommetterei ancora un’altra birretta su di una priority review, cioè un giudizio accelerato in solo sei mesi, il che porterebbe ad una eventuale approvazione del farmaco nel secondo trimestre del 2013, presumibilmente… in piena primavera.

Se invece fosse necessario allargare lo studio aggiungendo gli altri pazienti previsti, i dati definitivi arriverebbero presumibilmente nel 2014, con eventuale approvazione alla fine di quell’anno se non ancora nel 2015.

Lo scenario più plausibile però rimane quello che vede il trial continuare come previsto, con dati a quel punto attesi per l’ASCO del 2013, tanto per dare un idea dei tempi, visto che continuare ad usare le stagioni come indicazione comincia ad essere fastidioso, sia per me che per voi!

Ok, questo accordo prevede diverse soluzioni a seconda del tipo di decisione che verrà presa in merito alla continuazione o meno del trial. Ci sono due cose che voglio precisare. La prima è che da parte di Sunesis ($SNSS) è stata una mossa saggia al pari di quella di Nektar ($NKTR), un modo di finanziarsi senza diluire, senza danneggiare gli azionisti. La seconda cosa è che questo accordo è, per quel che ne so, il primo fatto da Royalty Pharma su di un farmaco non ancora approvato.

Io penso che Royalty Pharma  abbia fatto i compiti prima di siglare un simile accordo. Non che questo significhi che sicuramente la fase 3 andrà bene o benissimo, come molti sperano, ma fornisce a Sunesis una base di partenza molto  interessante negli scenari che ho illustrato finora.

Ricordate solo che dopo ASCO si vende…