I vecchi e fortunati possessori di un Commodore Amiga ricorderanno con un misto di malinconia e di sano rancore la schermata nera e quella scritta rossa: Guru Meditation. Apparivano quando qualcosa andava per il verso sbagliato, quando si verificava qualche intoppo. A beneficio dei più giovani, si potrebbe paragonare alla schermata blu di Windows, fino a qualche anno fa.

Qualcosa è andato storto per il settore biotech e le ripercussioni sono sotto gli occhi di tutti. Non si tratta dello scoppio della bolla, almeno non per ora, ma la correzione è stata brusca, questo è chiaro.

 

IBB grafico con correzioni ed effetto provenge

Date uno sguardo al grafico qui sopra. Il movimento di ieri e di venerdì è imponente ed ha avuto un notevole impatto sul portafoglio biotech, facendo evaporare circa 7,000$ in due sole sedute e creando un certo grado di panico a giudicare dalle mail e dai messaggi ricevuto. Io confesso di non essere così preoccupato. Arrabbiato, forse si, preoccupato no. Ricordo l’agosto del 2011 e le fugaci occhiate lanciate ai listini mentre mi godevo il mare della Toscana.

Ricordo le legnate come se mi fossero state inferte solo pochi minuti fa, le percepisco ancora sulla schiena. A quel tempo, a torto o a ragione, la colpa fu attribuita a Provenge di Dendreon o, per meglio dire, al suo fallimento dal punto di vista commerciale. Nel caso di questi giorni, Feuerstein fa un paragone piuttosto intrigante con la questione Sovaldi, farmaco che Gilead intende vendere al costo di 84,000$ a trattamento. Il succo del discorso è questo: tre membri del congresso hanno espresso dei dubbi circa l’impatto del costo di un simile trattamento sulle compagnie assicuratrici e sul sistema in generale, facendo notare che Sovaldi è destinato a pazienti affetti da epatite C, malattia che spesso viene diagnosticata in soggetti dal tenore di vita molto dissimile da chi può permettersi un’assicurazione o di pagare cifre astronomiche per essere curato. Da qui ad ipotizzare un qualche tipo di azione per limitare i costi dei nuovi trattamenti il passo deve essere abbastanza breve, se ciò ha avuto come effetto il crollo del settore fra venerdì e ieri.

Eppure, fino ad ora, lo storno non è paragonabile con lo scoppio della bolla del genoma o semplicemente con la correzione dell’agosto 2011. Questo significa che si balla ancora? Probabilmente si. Sicuramente conoscete la similitudine fra la bolla ed una festa. Nessuno vuole essere il primo ad andarsene dal party ma nessuno vuole trovarsi ancora in casa quando arriva la polizia. Il trucco è lasciare il posto quando si sentono le sirene. Non che sia facile, non sto dicendo questo.

Veniamo a noi. La correzione ha cambiato qualcosa a livello del portafoglio biotech? Perdita di danaro a parte no, non ha cambiato sostanzialmente nulla. Si stanno creando opportunità interessanti? Assolutamente si. Alle attuali quotazioni, compagnie come ad esempio Idera (IDRA), Tekmira (TKMR) e Mirati (MRTX) sono interessantissime.

Lo sono anche quelle presenti nel portafoglio biotech di recente acquisizione, chiaramente. Da domani inizierò a fare il punto della situazione sia sul portafoglio sia sulle più interessanti opportunità che si sono create in questi giorni.

Vi lascio con qualche piccola considerazione. Vi chiedo scusa per la poca presenza in questi giorni, ma cause di forza maggiore mi stanno impegnando al di la di quanto avessi preventivato. Cercherò di rispondere a tutte e mail nel più breve tempo possibile. Ultimissima cosa. Che il biotech sia completamente racchiuso in una bolla, spero sia chiaro a tutti ora… non si finisce certo qui di ballare, quindi nervi ben saldi, se volete ballare. Se il timore invece è troppo, non abbiate paura di alzare il piede dall’acceleratore. Nessuno vi obbliga ad investire e certamente, nessun investimento può valere una notte insonne per l’ansia. Le sirene ancora non si sentono, tempo per riprendere a ballare ce n’è sempre. Se non sarà in questa festa, sarà nella prossima. Ce ne è sempre una dopo…