Il tempo per scrivere articoli, report e tenermi aggiornato su quanto accade nel mondo bioetch ha fatto si che il numero di messaggi non letti fra la posta in arrivo abbia superato quota cento (Gmail ora mi avvisa che siamo a 109, per la precisione). Ora, conto di rispondere a tutti, sempre con i miei tempi, ma per evitare che la coda si allunghi rispolvero il Fermoposta Biotech, in modo da indirizzare le questioni più pressanti che si stanno affacciando in questi ultimi giorni. Inizio da 3 argomenti piuttosto hot, che poi sono quelli che leggete nel titolo dell’articolo. Rimangono alcune questioni che verranno affrontate con aggiornamenti in formato PDF, sempre tempo permettendo e sono inerenti a Xencor (sto scrivendo il report in questi giorni), Innate Pharma e Trillium. Portate pazienza, mi occuperò anche di ASH prossimamente.

Idera e la questione psoriasi.

Molti tra ieri e stamane chiedono quanto possa influire questa notizia nell’andamento di Idera:

Amgen and its Big Pharma partner AstraZeneca have roped in another round of promising Phase III plaque psoriasis data for their IL-17 blockbuster contenderbrodalumab, which beat Johnson & Johnson’s big earner Stelara in a head-to-head study.

Investigators for the study, Amgen’s ($AMGN) and Astrazeneca’s ($AZN) second straight successful Phase III trial, say their drug achieved total clearance of skin disease (PASI 100) in 36.7% of patients in the brodalumab 210-mg group and 27% of patients in the brodalumab 140-mg group compared to 18.5% of patients in the Stelara group and 0.3% of patients in the placebo arm. In addition, 85.1% of patients in the brodalumab 210-mg group and 69.2% of patients in the brodalumab 140-mg group hit PASI 75 compared to 69.3% of patients in the Stelara group and 6% of patients in the placebo group.

La risposta è piuttosto semplice: praticamente nulla. Idera ha condotto uno studio in una popolazione simile (sebbene non si possano fare confronti) unicamente per dimostrare quanti IMO-8400 sia tollerabile, non c’è nessuna intenzione di proporre il farmaco in simili indicazioni, semmai questo discorso potrebbe riguardare il naturale follow on IMO-9200, ma si tratta di supposizioni. La tesi di investimento in Idera si basa sull’orientamento preso dalla società e basato su una mole crescente di evidenze scientifiche in base alle quali IMO-8400 possa essere efficace in determinate forme di linfoma. Nulla a che vedere con la psoriasi quindi.

Idera ad oggi ha due importanti sperimentazioni in corso:

– fase 1/2 in soggetti con macroglobulinemia di Waldenstrom (WM), studio per il quale si è raggiunta la chiusura dell’arruolamento per due delle tre coorti relative ai diversi dosaggi del farmaco

– fase 1/2 in soggetti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) con mutazione MYD88 L265P

Al di fuori dell’ambito ematologico sopra citato Idera si sta occupando di forme rare di malattie autoimmuni e, novità rispetto alle ultime conference, della distrofia muscolare di Duchenne (DMD).

I primi dati che contano arriveranno nel 2015, ad ASH ci saranno solo i dati sulla tollerabilità del farmco e saranno quelli legati agli studi sulla psoriasi. Trattandosi di un meeting dedicato all’ematolgia si capisce la reale utilità di quegli studi…

 

Array e la questione Binimetinib.

Molti lettori si chiedono quando ci sarà una svolta nella questione con Novartis, questione che ho illustrato nel report sulla società che potete trovare in formato PDF nella pagina dedicata. Ricapitolo per chi si fosse perso qualcosa. Stante il fatto che Novartis ha acquisito la componente oncologica della pipeline di GSK, si trova ad avere due coppie di MEK/BRAF inibitori. Avendo un accordo con Array circa il MEK inibitore Binimetinib, questo sembra superfluo visto che Mekinist è già in commercio ed ampiamente conosciuto. Partendo da questo antefatto, Array si aspetta che Novartis restituisca i diritti del farmaco. La questione è: se si, quando?

A precisa domanda fatta sia dal sottoscritto che da un noto mastino abitante in Svizzera, Array risponde che si attende una indicazione da parte di Novartis entro fine anno. Per meglio dire, si augura che questo accada entro fine anno. Se non sono state apportate modifiche al contratto in essere fra le due compagnie, serve un preavviso di 6 mesi. L’accordo fra Novartis e GSK dovrebbe essere formalizzato a metà 2015, forse anche prima, quindi sarebbe lecito attendere una comunicazione da qui a dicembre, ma ovviamente sono solo supposizioni.

Indipendentemente da restituzioni e tempistiche, Array si potrebbe trovare ad avere due farmaci avviati verso l’approvazione nel 2015/2016. Per Binimetinib, in particolare, Novartis ha rimandato sostanzialmente di un anno la richiesta di approvazione nel trattamento del melanoma (a patto che i dati siano positivi, ovvio). Array potrebbe trovarsi con un farmaco in via di approvazione con un partner di peso o con tutti i diritti in mano. Non va proprio male in nessuno dei due casi.

Altra domanda, alla quale però riesco a rispondere velocemente, è questa: ci sarà un aggiornamento su Array dopo ASH? Al 99% direi di no.