Oltre ad essere fra le mie compagnie preferite intendo.

Per rispondere a questa domanda occorre fare un balzo indietro nel tempo e parlare del rapporto che ha legato Seattle Genetics (SGEN) ad una compagnia che oggi non è più quotata. Questo legame riguardava un anticorpo da utilizzare per combattere diverse forme di cancro che però aveva un piccolo difetto: era assolutamente inefficace contro i tumori.

Questa compagnia misteriosa, elemento comune fra Celldex (CLDX) e Spectrum (SPPI) si trovò quindi con un anticorpo abilissimo nello scovare certi tumori, ma assolutamente inefficace. Pensò quindi bene di utilizzare la tecnologia di Seattle Genetics (SGEN) per unire all’anticorpo un potente chemioterapico, il MonoMetil Auristan E (MMAE). Questo MMAE è potente ma tossico per il paziente, unito all’anticorpo  CR011 però, formava una squadra vincente… il CR011 scova il tumore ed il MMAE lo uccide.

La compagnia misteriosa si chiamava CuraGen ed aveva 3 farmaci in fase avanzata, uno fallito in fase 2, uno è l’anticorpo di cui vi ho appena parlato ed il terzo si chiamava, e si chiama tuttora, Belinostat.

CuraGen è stata acquistata anni fa da Celldex ma prima che ciò accadesse ha venduto i diritti di Belinostat a Topotarget e loro hanno concesso la licenza a Spectrum Pharmaceuticals.

Per fortuna, aggiungo io… altrimenti di cosa avrei parlato oggi?

Oggi CR011-vcMMAE è CDX011 e Belinostat è sempre lui. Le creature di CuraGen stanno per dare i loro frutti, il primo in una fase 2 che ha completato l’arruolamento recentemente di pazienti con cancro al seno mentre il secondo (fra gli altri) in un trial fondamentale in pazienti con linfoma non Hodgkin, PTCL per l’esattezza.

Cominciamo da CDX011.

La fase 2 vede 120 pazienti con una forma molto difficile di tumore al seno da trattare, quello triplo negativo. Sfida molto impegnativa, senza dubbio, anche perché i pazienti saranno refrattari ai trattamenti precedenti, CDX011 in poche parole sarà l’ultima speranza. CLDX conta di vincere questa battaglia arruolando i pazienti giusti, ossia quelli che esprimano l’antigene GPNMB che poi è il bersaglio dell’anticorpo dal quale si è partiti.

Per i dati finali ci vorrà molto tempo ma  per quelli ad interim, cioè un’anteprima, basterà attendere pochi mesi visto che CLDX ha annunciato che nella prima metà del 2012 questi verranno presentati in un adeguato convegno scientifico.

Cosa da non sottovalutare: si tratta di una fase 2 randomizzata con un braccio di controllo, ossia il farmaco verrà testato in confronto ad una terapia scelta dai medici che partecipano allo studio. Spesso purtroppo le fasi 2 sono condotte senza questo tipo di confronto, il che è un male per tutti.

Altra cosa da menzionare è il fatto che CLDX  ci va giù pesante con CDX011 visto che la sperimentazione fino ad ora ha riguardato il melanoma ed il cancro al seno triplo negativo… patologie decisamente toste. Tanto di cappello.

Ultima considerazione da fare… CDX011 è stato comprato per pochissimo, dopo che CuraGen lo aveva offerto a molte altre compagnie, alla fine CLDX è risultata quella che ha messo sul piatto di più.

Nella prossima puntata, cioè la parte 2, si parla di Belinostat!