Ciao a tutti, mi presento: sono il Principe Haran Banjo, ma per vostra comodità potete pure chiamarmi ‘Sua Eccellenza’.

Per prima cosa colgo l’occasione per ringraziare Cerealkiller dell’ospitalità su banda larga che mi viene data.

Come brevemente anticipato dall’ospitante nella comunicazione dell’invio del report su Celldex, mi diletterò per la vostra incontenibile gioia a descrivervi alcune semplici (e non) strategie di opzioni sulle azioni delle società quotate che, di solito, sono oggetto di analisi in questo blog.

Alcune premesse sull’operatività in opzioni e sulle regole con cui verranno trattate in questo spazio:

  • Le opzioni sono derivati finanziari, la natura dei derivati è appunto quella di “derivare” da qualcos’altro, ossia il sottostante.   Nei nostri casi questo sottostante sono le azioni di aziende Biotech & Pharma quotate perlopiù nei mercati regolamentati degli USA ma non solo.  Non tutte le azioni sono però sottostante di opzioni: a titolo di esempio CLDX sì, CYTK no.
  • Il prezzo di un opzione è dato da una serie di variabili che non mi sembra il caso di elencare e dettagliare in questa sede.  Nella descrizione delle strategie con opzioni prenderò sempre per buoni i prezzi di chiusura comunicati dal mercato riferiti al momento in cui scrivo il post (ne riporterò data e ora).  Se a qualcuno venisse la malsana idea di mettere in pratica le strategie descritte sappia che i prezzi che troverà sul mercato potrebbero essere potenzialmente differenti da quanto riportato.
  • Le opzioni hanno una scadenza, nel nostro caso la chiusura del mercato del terzo venerdì del mese che utilizzeremo nella strategia.  Per questo assieme alla descrizione delle operazioni troverete anche un grafico che rappresenta il Payoff della strategia, ossia l’andamento del profilo degli utili/perdite a seconda di quanto quoterà l’azione sottostante alle opzioni alla scadenza delle stesse, o meglio, alla prima scadenza utile qualora vengano utilizzate opzioni con scadenze diverse (chiusura del terzo venerdì del mese interessato).
  • Per avere un parametro di riferimento iniziale darò per scontato che ogni strategia necessiterà di un capitale iniziale di 10.000 U$ (anche se dal lato pratico ne serviranno anche meno, vi consiglio vivamente di tenere a disposizione almeno questa somma minima per ogni strategia).  Potenzialmente uno può attuare la strategia anche con solo 1.000 U$, basterà dividere per 10 le quantità indicate.
  • Ci sarebbero molte altre cose da dire, ma credo verranno fuori da sole nel prosieguo.
  • Ultima cosa, e qui non scherzo: non fatevi troppo prendere la mano con questi strumenti, se utilizzati con morigeratezza sono utilissimi MA se utilizzati con eccessiva spavalderia e mancanza di controllo del rischio sono LETALI… di gente rovinata che può confermarvelo ne è pieno il web.

Vi lascio con un esempio pratico di quanto possono essere utili le opzioni.

Ipotesi:          credendo nella bontà del farmaco Cabozantinib, così ben descritto in svariati post da Cereal Killer (sant’uomo con l’unica pecca di reggere troppo poco la grappa) voi avete deciso di acquistare nr. 2.000 azioni EXEL a metà agosto al prezzo di, diciamo, 4,40 U$.

Spesa U$ 8.800 più commissioni;

In questo preciso istante (ore 16:40 del 16/10/2012) EXEL quota 4,92 U$; State guadagnando in questo preciso istante 0,52 U$ ad azione, quindi 1.040 U$ (meno commissioni) e siete tormentati dal solito dubbio portare a casa o no? E se magari vendo e poi FDA con un mese di anticipo approva Cabozantinib?  E se invece tengo sperando che vada ancora più su e poi FDA con un mese di anticipo gira la carta “Tattttaaaattttàààààà:  La Luna nera!”…

Strategia:      Vi descrivo questa possibilità: vendete le azioni che avete e portate a casa i 9.840 U$ (1.040 di utile – commissioni) e guardate cosa combiniamo reinvestendo questi 1.000 U$ scarsi di utile senza rischiare il capitale restante:

  1. Acquisto 40 lotti (ogni lotto di opzione quotata negli USA ha un sottostante di 100 azioni salvo rare eccezioni) di opzioni EXEL Call strike 5 scadenza 16/11/2012 al prezzo di 0,33: esborso totale di          1.350 U$ circa più commissioni.
  2. Vendo 40 lotti di opzioni EXEL Call strike 7 scadenza 21/12/2012 al prezzo di 0,20:  incasso totale di         800 U$ circa meno commissioni.

Ok, sommando le due operazioni abbiamo un esborso totale di circa 600/700 U$ con le commissioni, ed ora vediamo graficamente qual’è il nostro profilo di utili/perdite alla data di regolamento della prima opzione in scadenza (il 16/11/2012):

Ragioniamoci sopra: lo scenario peggiore che può accaderci è che il 16/11/2012 l’azione EXEL quoti esattamente 5 U$,dove subiremmo una perdita di circa 900 U$.  Con una chiusura di EXEL inferiore ai    4 U$ il risultato sarebbe una perdita che tende a circa 600 U$. Infine con una salita dai 5,5 U$ in su fioccano i $$$ fino al massimo di circa 7.000 U$ che avremo con una chiusura del titolo dai 9,5 U$ in su.

Ricapitolando, con il guadagno che stavo conseguendo sul titolo, chiudo la posizione e imposto una strategia che protegge il capitale precedentemente investito in caso di tracollo del titolo ma mi fa comunque guadagnare dell’eventuale boom del titolo prima della scadenza del 16/11/2012.

In questo caso ho scelto la scadenza di novembre perché i rumors su EXEL, in seguito alla cancellazione dell’Adcomm danno una possibile decisione della FDA prima della scadenza del 29 novembre p.v. e questa strategia ci permette al contempo di non essere massacrati col titolo in mano in caso di CRL “anticipata” ma al contempo di sfruttare l’eventuale approvazione di Cabozantinib sempre “anticipata”.

Come già detto in altre occasioni, questa è l’ipotetica posizione in opzioni di partenza: il percorso del sottostante titolo EXEL nelle prossime settimane potrebbe portarci a modificarla, sempre nell’ottica del miglioramento del rapporto rischio/beneficio.

Il Principe Haran Banjo