Ieri sera stavo amabilmente facendo un po’ di barbecue in giardino previa aver incendiato della carbonella con un po’ di Attacco Solare ©™, quando ho visto balenare tra le stelle l’inconfondibile Bat-HaranBanjo segnale, ossia il profilo di Gigi D’Alessio disegnato da Stevie Wonder.

Oibò, esclamai… cosa mai può essere successo di così perentorio…

Solo dopo aver letto l’articolo del sempre degno di venerazione CerealKiller su Celsion ($CLSN) ho capito che non aspettavate altro che farvi suggerire un’ottima strategia per perdere soldi…

Ed eccovi accontentati.

Per prima cosa vi confido un segreto che vi stravolgerà la vita: in borsa sarebbe bene comprare ciò che è sottovalutato e sarebbe altresì salutare vendere ciò che è sopravvalutato.

Notate bene che questa cosa che nessun libro e nessun guru vi ha detto mai, io ve la dico per pura filantropia… senza alcun vantaggio in termini economici (se tralasciamo la mezza dozzina di brasiliane ventenni a più riprese promessemi da CK).

E come tradurre nella pratica del nostro caso di Celsion il mirabolante segreto confidatovi? Ebbi già modo nel passato di dirvi (e se non l’ho mai fatto lo faccio ora) che una componente fondamentale nel formare il prezzo dell’opzione è la volatilità.

In soldoni e termini maccheronici vuol dire che se il titolo A in un solo mese va da 10 a 18 e poi crolla a 7, il mercato sconterà il fatto che anche il mese prossimo lo stesso titolo A farà i salti tripli carpiati per cui prezzerà le opzioni ad un valore molto alto perché, appunto, la volatilità del titolo A è molto alta.

Viceversa se il titolo B nello stesso solo mese va da 10 ad un massimo di 10,50 e chiude il mese a 10,30, il mercato sconterà il fatto che anche il mese prossimo lo stesso titolo B avrà la stessa vitalità e motilità di un tricheco spiaggiato per cui prezzerà le opzioni ad un valore molto basso perché la volatilità del titolo B è molto bassa.

Va da sé che, per i titoli che hanno eventi binari nelle vicinanze, il mercato faccia salire di parecchio la stima della volatilità e di conseguenza il prezzo delle opzioni.

Nel nostro caso osservando la volatilità delle opzioni su Celsion osserviamo che le call con scadenza febbraio p.v. hanno una volatilità media intorno al 240%

Voi vi domanderete: embè?

Tenete presente che la volatilità media con cui trattano le opzioni di un titolo italiano a caso, per esempio ENI, alla stessa scadenza di febbraio p.v., viaggia intorno al 18%. Ritornando all’assunto iniziale per cui è consigliabile vendere ciò che appare obbiettivamente sopravvalutato e considerando inoltre che il titolo ha comunque buone prospettive future, vi illustro una possibile strategia interessante con un investimento di circa U$ 5.500, che ho ipotizzato ieri 12/12/2012 quando l’azione Celsion batteva il prezzo di U$ 8,73:

• Acquistare nr. 1.000 azioni Celsion al prz di U$ 8,73 cad.  spesa di U$ 8.730 + commissioni

• Vendere nr. 15 opzioni Celsion call strike 10 scadenza 16/02/2013 al prz di U$ 2,20 cad.  incasso di U$ 3.300 – commissioni

Questo è il grafico della strategia illustrata:

 

Cosa ci dice?

Ci dice che, se noi attendiamo la scadenza delle opzioni il 16/02/2013 (lo scenario con la linea verde), e se il titolo chiuderà con un prezzo compreso tra 6 e 18 U$, la nostra posizione ci porterà un guadagno tra i 700 ed i 4.500 U$ (il picco lo si otterrebbe con la chiusura del prezzo dell’azione a 10 U$ tondi).

Se invece l’azione dovesse chiudere sotto 5,5 U$ o sopra 19,5 U$, la posizione comincerebbe a produrre perdite.

Per congedarmi, vi lascio con la mia ultima pensata a difesa del nostro pianeta: mi è stata rivolta da più parti la domanda di come risolvere l’annoso problema del buco dell’ozono… elementare: basta metterci un tappo di ozono.

Il principe Haran Banjo