Celldex (CLDX) ha annunciato pochi giorni fa di aver provveduto ad espandere l’arruolamento dello studio ReACT nella coorte di pazienti refrattari ad Avastin:

Based on early evidence of anti-tumor activity, including stable disease, tumor shrinkage and investigator-reported response, the Company has decided to add an expansion cohort of approximately 75 patients to better characterize the potential activity of rindopepimut in this refractory patient population. Enrollment in the expansion cohort has begun and, like the initial cohort, will evaluate rindopepimut plus Avastin.

[…] “Patients with GBM who have become refractory to Avastin tend to have very rapid disease progression,” said Thomas Davis, MD, Senior Vice President and Chief Medical Officer of Celldex Therapeutics. “Based upon preliminary evidence that rindopepimut may have activity in Avastin refractory GBM, we have decided to expand the refractory group with the hope of better defining possible therapeutic effect. We expect to share a formal review of the results from the initial 25 patients at the Society for Neuro-Oncology Annual Meeting in November.”

 

ReACT è la fase 2 che dovrà stabilire se l’aggiunta di rindopepimut alla terapia standard con Avastin comporta vantaggi rispetto al solo Avastin. Lo studio ora arruolerà circa 170 pazienti in 3 gruppi:

 

  • Gruppo 1, 70 pazienti Avastin naïve randomizzati a ricevere il solo Avastin o la terapia di combinazione
  • Gruppo 2, 25 pazienti Avastin refrattari tutti arruolati sulla base dei quali si è deciso di allargare l’arruolamento
  • Gruppo 2C, i famosi 75 pazienti in più.

 

Vi ho detto in passato di come credo che Avastin verrà utilizzato nonostante la mancanza di evidenti benefici in pazienti già trattati, per mancanza di alternative. Vi dico oggi che l’alternativa potrebbe essere questa, l’aggiunta di rindopepimut. I dati completi dello studio relativo ai primi 25 pazienti saranno diffusi allo SNO a novembre, ma ritengo plausibile che il tasso di risposta sia diverse volte maggiore rispetto al dato storico (su 25 pazienti, con una sola risposta siamo già a 4% di ORR, il che significa andare a pari rispetto i dati in letteratura) ed una progressione libera da malattia di oltre 4 mesi.

ReACT potrebbe servire a Celldex per ottenere un’approvazione accelerata, cosa piuttosto probabile visto il disegno dello studio e le precedenti interazioni con l’ente regolatore americano. Non solo, dati positivi in questo studio darebbero una spinta notevole a tutto il programma del vaccino targato Celldex.
La fase 3 ACT IV chiuderà ‘arruolamento a fine anno, anche se il disegno anche qui può prevedere l’aumento dei pazienti da iscrivere a registro. Prima analisi ad interim nel corso del 2014, dati finali nel 2015 ma come dicevo prima, a novembre ci potrebbe essere una spinta sull’acceleratore, se i dati saranno veramente buoni come è lecito attendersi.

Per il resto, la fase 3 METRIC inizierà fra qualche settimana e si concluderà nel 2015 e visto i risultati di EMERGE sono molto ottimista riguardo il risultato.

Altra espansione, altro farmaco. CDX 1127 arruolerà più pazienti affetti da melanoma e carcinoma renale, probabilmente in seguito ai risultati interessanti emersi durante la fase dedicata a trovare un dosaggio massimo del farmaco (che tuttora non è stato individuato). Ad inizio 2014 avremo anche i dati relativi ai linfomi ed alle leucemie.

Oh, tutti i programmi sono di esclusiva proprietà Celldex. Non male direi.