Ok, primi dati di migalastat nel trattamento di pazienti con Malattia di Fabry che costano caro ad Amicus (FOLD) che lascia sul campo di battaglia quasi metà del suo valore. Tanto per iniziare, la notizia così come recita il comunicato stampa:

CRANBURY, N.J. and LONDON, Dec. 19, 2012 (GLOBE NEWSWIRE) — Amicus Therapeutics (Nasdaq:FOLD) and GlaxoSmithKline plc (GSK) today announced the 6-month primary treatment period results from the first Phase 3 global registration study (Study 011) of investigational oral migalastat HCl monotherapy in males and females with Fabry disease who had genetic mutations identified as amenable to migalastat HCl in a cell-based assay. Study 011 randomized a total of 67 patients to receive oral migalastat HCl 150 mg or placebo on an every-other-day (QOD) dosing schedule during a 6-month, double-blind primary treatment period.

[…]

In Study 011 patients with evaluable baseline biopsies, 13/32 (41%) in the migalastat HCl treatment group demonstrated a 50% or greater reduction in kidney interstitial capillary GL-3 after 6 months of study treatment versus 9/32 (28%) in the placebo group. This difference did not achieve statistical significance (p=0.3) according to the pre-specified primary endpoint analysis.

In addition to the binary responder analysis reported above, a pre-specified secondary analysis assessing the absolute percent change in kidney interstitial capillary GL-3 from baseline to month 6 was performed. Taken alone this analysis showed a median reduction of 41% in the migalastat HCl group versus a median reduction of 6% in the placebo group (p=0.093).

To date, no drug-related serious adverse events have been observed. […]

 

Già a questo punto capirete che qualcosa non torna. L’endpoint primario è la diminuzione di oltre il 50% di GL-3, ossia il dimezzamento (o meglio) del valore rispetto alla baseline. Migalastat ha consentito al 41% di pazienti di dimezzare tale valore, il placebo lo ha permesso nel 28% e questo numero è elevatissimo. La questione è semplice, in termini pratici: endpoint mancato, statisticamente. Non è semplice invece spiegare l’analisi dell’endpoint secondario, cioè la diminuzione assoluta rispetto ai valori di inizio studio di GL-3: 41% per migalastat contro il 6% del placebo. Anche qui niente conforto statistico, il che ha senso visto che lo studio non poteva certo avere la potenza necessaria per mostrarne uno, ma i numeri sono a deciso vantaggio del farmaco di Amicus (FOLD) e GSK.

Quello che stride è però il comportamento del placebo, che fa registrare un dato relativo all’endpoint primario elevatissimo e uno riguardo al secondario alquanto scarso. Come spiegare il fatto che 9 pazienti su 32 abbiano avuto una diminuzione del 50% o più di valori di GL-3 quando in media il gruppo placebo ha fatto segnare solo il 6% di diminuzione?

Il trend è a favore di Amicus (FOLD), manca un p-value ragionevole. A febbraio (occhio al calendario) avremo altri dati dai primi sei mesi di trattamento, per quelli relativi ai 12 mesi, toccherà attendere metà 2013.

Amicus (FOLD) ha cassa per un equivalente di circa 2$ ad azione e GSK come partner ed azionista. Migalastat è attualmente in una ulteriore fase 3 e nella pipeline della compagnia vi è un altro farmaco in fase 2 per il trattamento della malattia di Pompe

Non sarebbe assurdo vedere la quotazione salire a livelli più accettabili in vista dei dati di febbraio e poi ancora di quelli definitivi verso la metà dell’anno, ma con una precisazione importante, anzi, due.

In primo luogo, i dati finora incoraggianti sulla malattia di Pompe non sono garanzia di successo.

Per secondo, il disegno della fase 3 di migalastat del quale vi sto parlando ha un ulteriore particolarità che può rendere ancora più problematico giudicare il farmaco. Il disegno prevede che dopo 6 mesi tutti i pazienti assumano migalastat per lo stesso periodo. Ai 12 mesi ci saranno quindi pazienti che per tutto il tempo hanno ricevuto il farmaco di Amicus (FOLD) e pazienti che lo hanno ricevuto per 6 mesi dopo aver assunto per lo stesso periodo placebo. Non è un vero e proprio cross-over ma il senso è quello.

Io credo che migalastat funzioni, per questo i dati a 12 mesi potrebbero essere peggiorativi. Amicus (FOLD) a questi prezzi potrebbe essere un buon ingresso, almeno fino a febbraio. Tempo permettendo questo pomeriggio lo valuterò come ingresso nel portafoglio virtuale.