Nell’ultimo articolo su Agenus (AGEN) vi ho spiegato perché ritengo che la mossa di acquisire 4-Antibody sia trasformativa per l’azienda ed il mercato sembra essere d’accordo con me ma, per rispondere a chi spesso me lo chiede, se di trasformazione si tratta occorre rammentare anche cos’era Agenus prima.

Ho distinto la compagnia in base ad un momento preciso, c’è una Agenus dopo l’acquisto di 4-Antibody e poi c’è l’Agenus precedente a tale acquisto, che definirei l’Agenus dei vaccini.

Tre sono a mio modo di vedere i punti salienti della compagnia che hanno radici nel passato e che possono creare ripercussioni ne futuro:

 

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  • L’accordo con GSK
  • I vaccini che sviluppa internamente
  • Il resto delle indicazione che vedono coinvolto QS-21

 

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Di questi tre punti, lo sviluppo del vaccino anti-MAGE-A3 di GlaxoSmithKline è quello che più potrebbe avere ripercussioni nel futuro, anche a breve termine, della compagnia.

Questa la pipeline di Agenus:

 

Agenus AGEN pipeline

 

Quattro dei numerosi programmi che Agenus sta portando avanti anche grazie alle iniziative dei partner sono in fase 3 e, qualora gli esiti fossero positivi, garantirebbero un minimo apporto economico in termini di percentuale di royalties da parte di GSK (attorno al 3%). L’impatto che questi studi potrebbero avere sul titolo è però maggiore di quanto non si potrebbe immaginare e la prova di ciò si è avuta la passata estate, quando il primo studio registrativo (chiamato DERMA) ha mancato uno degli endpoint primari.

Lo scorso settembre infatti GlaxoSmithKline ha annunciato che il vaccino anti MAGE-A3 ha fallito nel dimostrare un miglioramento in termini di sopravvivenza libera da malattia in soggetti affetti da melanoma. Lo studio sta continuando con lo scopo di verificare se esista o meno qualche genere di sottogruppo che meglio benefici del trattamento ed i dati finali sono attesi per il 2015. L’impatto che la notizia ha avuto sulla quotazione di Agenus è stato questo:

 

agenus agen grafico con fallimento derma

 

Ora, due considerazioni legate a questo grafico. La prima è che poco dopo lo scivolone causato dal fallimento di DERMA, Agenus ha annunciato i dati relativi ad uno dei vaccini che sta autonomamente sperimentando:

Agenus Inc. (Nasdaq: AGEN) today announced that a recent analysis from a Phase 2 trial in patients with newly diagnosed glioblastoma multiforme (GBM) treated with Prophage Series G-100 (HSPPC-96) in combination with the current standard of care (radiation and temozolomide) showed an almost 18 month median progression free survival (PFS), which represents a 160% increase versus current standard of care alone. This analysis confirms continuation of the positive trends from the Phase 2 HSPPC-96 newly diagnosed GBM trial first reported at the 81st American Association of Neurological Surgeons (AANS) Annual Scientific Meeting in May 2013.

Come si vede dall’andamento della quotazione, la notizia non ha influito in alcun modo. Il motivo l’ho spiegato in un articolo nel quale illustravo i pericoli di certe comparazioni con dati storici, proprio come quelle fatte da Agenus, sarebbe troppo lungo riprendere il discorso qui, motivo per cui vi invito (se interessa) a riprendere visione di quanto scrissi tempo fa.

L’altro aspetto inerente il grafico è questo: c’è il rischio che un simile impatto negativo si ripresenti a breve? Esiste questa possibilità, dato che per la prima metà del 2014 sono attesi i dati di MAGRIT (MAGE-A3 as Adjuvant Non-Small Cell LunG Cancer Immunotherapy), studio condotto su pazienti affetti da tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC). E’ ragionevole attendersi che anche questo studio fallisca?

Sebbene non sia chiaramente possibile comparare DERMA con MAGRIT, qualche considerazione si può fare. GSK ha accesso ai dati raccolti finora relativi al cutoff che ha determinato il primo risultato di DERMA e questo li pone in una condizione di vantaggio rispetto a noi poveri azionisti che dobbiamo arrangiarci con quello che abbiamo.

Iniziamo col dire che MAGRIT è uno studio immenso con circa 2300 pazienti con sovra-espressione di MAGE-A3 arruolati e randomizzati 3:1 a ricevere il vaccino o placebo dopo la rimozione del tumore. Endpoint primario, la progressione libera da malattia (PFS). Alla GSK sono ottimisti riguardo la riuscita dello studio, questo per me significa che i primi dati di DERMA li confortano, ma non vado oltre nel paragone con MARIT, sebbene sia lecito attendersi che i dati di DERMA nel 2015 possano essere positivi, ma ci torno dopo.

L’anti MAGE-A3 di GSK è un vaccino antitumorale, ossia un farmaco che deve aiutare il sistema immunitario a combattere il tumore attraverso i linfociti T CD4 e CD8. La somministrazione del vaccino però non da luogo a significativi aumenti di linfociti T citotossici cd8+ nonostante ci sia, per contro, un notevole aumento di, linfociti T helper cd4+.

Anche i dati in fase 2 non sono certo schiaccianti:

Results Patients were randomly assigned to either MAGE-A3 immunotherapeutic (n = 122) or placebo (n = 60). After a median postresection period of 44 months, recurrence was observed in 35% of patients in the MAGE-A3 arm and 43% in the placebo arm. No statistically significant improvement in DFI (hazard ratio [HR], 0.75, 95% CI, 0.46 to 1.23; two-sided P = .254), disease-free survival (DFS; HR, 0.76; 95% CI, 0.48 to 1.21; P = .248), or overall survival (HR, 0.81; 95% CI, 0.47 to 1.40; P= .454) was observed. Corresponding analysis after a median of 70 months of follow-up revealed a similar trend for DFI and DFS. All patients receiving the active treatment showed a humoral immune response to the MAGE-A3 antigen, although no correlation was observed with outcome. No significant toxicity was observed.

Il trend è chiaramente a favore di MAGE-A3 sia per quanto riguarda sopravvivenza libera da malattia che sopravvivenza globale, ma manca il sostegno statistico. GSK ha optato per uno studio mostruosamente ampio e su soggetti con sovra-espressione di MAGE-A3, ma non è chiaro come la selezione sia effettuata. Sappiamo che GSK impiega in kit diagnostico, ma dubbi persistono sulla sua efficacia o, per meglio dire, del beneficio che questo può dare allo studio ne quanto il bersaglio si adatto allo scopo, sebbene largamente diffuso in certe neoplasie.

Il vaccino di GSK può avere un certo potenziale in terapie di combinazione? Possibile, ma si tratta di un altro discorso.

L’idea che ho è che sia lecito essere diffidenti riguardo a MAGRIT e moderatamente ottimisti riguardo i dati attesi per il 2015 di DERMA. L’ottimismo riguardo allo studio sul melanoma è moderato e forse più dettato dall’idea che GSK abbia iniziato a valutare i dati disponibili da settembre che per reali considerazioni sul vaccino. Non attribuisco comunque a questo aspetto un’importanza elevata nel giudizio riguardo Agenus. L’effetto di un MAGRIT che fallisce potrebbe essere un buon punto d’ingresso per chi volesse tentare la corsa con Agenus senza temere che sul lungo termine il titolo venga influenzato dal fallimento della sperimentazione di GSK. Anche ammesso poi che DERMA inciampi una seconda volta, il discorso non cambierebbe di molto.

Agenus, come vi ho detto nell’ultimo articolo, vale quasi completamente per l’acquisto di 4-Antibody. Quello che ruota attorno al resto della pipeline può essere interpretato come un bonus, nel caso generi notizie positive o un punto di ingresso, nel caso le notizie siano infauste.

Detto questo, MAGRIT sta per arrivare…